martedì 17 gennaio 2012

UN DANNO A UNO È UN DANNO A TUTTI

TUTTI GLI OCCHI PUNTATI SU LONGVIEW: UN DANNO A UNO È UN DANNO A TUTTI

Stiamo scrivendo per informarvi su un scontro di classe molto grave che va sviluppandosi sulla costa nord-occidentale degli Stati Uniti, a Longview (stato di Washington).
In questa piccola città, un'azienda internazionale di cereali, la EGT, posseduta congiuntamente dalle tre aziende (la statunitense Bunge Nord America, la Itochu con base in Giappone e la STX Pan Ocean con base in Corea), ha speso 200 milioni di dollari nella costruzione di un nuovo terminale per il carico e scarico dei cereali a regola d’arte.
Mentre la costruzione era ancora in corso, la EGT ha reso noto che intendeva continuare a impiegare i 225 membri della Local 21 della ILWU a Longview, in armonia con la sindacaliz-zazione dei porti della West Coast Americana, compatta dal 1930 da parte della ILWU (International Longshore Union).


Invece, quando la costruzione è stata completata, la EGT si è rivolta ad un sindacato «cana-glia», la Local 701 della General Construction and Operating Engineers, con l'intenzione di rimpiazzare la ILWU per salvare l'azienda con un contratto da «fidanzata» (secondo le sue sti-me) di 1 milione di dollari all'anno in costi di manodopera.
La rottura della Local 21 sarà senza dubbio un preludio a ulteriori attacchi alla ILWU lungo la costa occidentale, con l'automazione di un altro ariete. Chiaramente, i boss e lo stato stanno opponendo i lavoratori della ILWU contro i militanti del movimento Occupy al fine di isolare e indebolire entrambi. Essi riconoscono e temono il potere dimostrato dall’azione congiunta Occupy/ILWU.
Malgrado tale minaccia, la ILWU International ha chiesto di limitare la protesta alla EGT e a Longview e di non bloccare altri porti. Diranno ai portuali di attraversare le linee di picchetto di Occupy ovunque eccetto a Longview. Il 6 gennaio, teppisti della ILWU hanno attaccato un’assemblea di Occupy Seattle che stava progettando azioni di solidarietà con Longview.
Gli oppositori della Local 10, tra cui ex dirigenti e membri della base, dichiarano che bloccheranno il porto di Oakland se la nave tenta di attraccare. In realtà, i teppisti che hanno attaccato il 6 gennaio l’assemblea di Occupy Seattle hanno agito così solo quando gli scaricatori del porto di Oakland si sono ritirati e il leader dell'opposizione Local 10, Jack Heyman, ha detto all’assemblea che la base della ILWU a Oakland, Portland e Seattle aveva votato con i piedi per onorare le linee di picchetto di Occupy e chiudere questi porti il 12 dicembre, giorno del blocco dei porti della costa occidentale da parte del movimento Occupy, e che lo faranno di nuovo quando la nave dei cereali attraccherà a Longview. Se questo accadrà o meno, contro l'intensa pressione portata avanti dallo stato e dai boss, con la complicità della ILWU International e di diversi presidenti locali, resta tutto da vedere.
Dopo mesi di stallo, il 7 settembre dello scorso anno, la polizia anti-sommossa scortò un treno al terminal della EGT, arrestando 19 persone. La mattina dell'8 settembre, centinaia di scaricatori del porto entrarono nel terminal e impedirono la consegna dei cereali. Più tardi dello stesso giorno, gli scaricatori nei cinque porti vicini, tra cui Seattle (Washington) e Portland (Oregon) entrarono in sciopero a gatto selvaggio  in solidarietà con Longview.
Dopo tale scontro di inizio settembre, sono stati arrestati 220 dei 225 membri del Local 21. Il dirigente locale è stato arrestato sei volte e il suo braccio spezzato dalla polizia. Teppisti privati e polizia hanno creato a Longview un'atmosfera che ricorda le guerre di concorrenza del carbone degli anni 1920. I teppisti vanno aggredendo gli scaricatori sulla strada e la polizia va trascinando i membri del sindacato dalle loro case nel cuore della notte.
È previsto l'arrivo a Longview di una nuova nave per caricare una spedizione di cereali nel corso delle prossime due settimane. Essa sarà scortata dalle navi della guardia costiera degli Stati Uniti, nonché da elicotteri; ancora una volta, polizia e gorilla privati saranno presenti a militarizzare la città. Secondo la nuova legislazione securitaria nazionale, firmata dal Presidente Obama alla vigilia di Capodanno, il National Defense Authorization Act (NDAA), chiunque commette un «atto bellicoso» contro gli Stati Uniti può essere imprigionato indefinitamente senza accusa o processo su ordine del Presidente. I porti degli Stati Uniti sono già semi-militarizzati dalla «Homeland Security», con gli scaricatori tenuti a mostrare non meno di tre «smart card» elettroniche IDs  per entrare sul loro posto di lavoro ogni giorno, e sono soggette a controlli preventivi di sicurezza. Una cosa del genere non necessita di un salto di immaginazione per intravedere la possibilità di collegamento tra l’azione militante dei lavoratori e il «terrorismo».
È essenziale che questo attacco ai lavoratori sulla costa occidentale degli Stati Uniti riceva la massima attenzione e la solidarietà attiva internazionale. Mentre la data di arrivo della nave è ancora un segreto, le forze del movimento Occupy nell’Area della Baia di San Francisco, Portland e Seattle stanno organizzando cortei per una convergenza su Longview quando sarà nota la data. Altrove, negli Stati Uniti, Occupy sta organizzando dimostrazioni presso gli Uffici della Guardia Costiera e presso gli uffici delle tre società che possiedono congiuntamente la EGT.

Il sostegno internazionale, a partire dai lavoratori portuali in Europa, Asia, Africa e Sud America, è anche esso essenziale. Nel 2001, cinque scaricatori neri a Charleston (South Carolina) affrontarono anni di carcere con accuse inventate dopo che polizia aveva attaccato la loro linea di picchetto. Una volta che i lavoratori portuali in Europa annunciarono che non avrebbero trattato le navi che andavano a (o che venivano da) Charleston, tutte le accuse contro i «5 di Charleston» vennero accantonate.
Qualcosa di simile, su scala ancora più grande, è necessario oggi.
Insurgent Notes invita tutti coloro che ricevono questo rapporto ad unirsi alla lotta, sia preparandosi a unirsi alla convergenza su Longview, sia partecipando alle azioni più vicine a loro contro la guardia costiera o contro Bunge, Itochu e STX Pan Ocean.
Lo sconto di Longview sarà il test più difficile e più recente, ad oggi, della capacità delle forze che stanno bloccando i porti della costa occidentale dal 2 novembre e 12 dicembre per continuare a mobilitare il supporto di massa. Chiave del suo successo sarà una vasta alleanza a livello di classe dei lavoratori portuali della base, i numeri molto più grandi dei camionisti non sindacalizzati nei porti e la massa precarizzata che forma l'ala radicale del movimento Occupy. Trasformare questa lotta difensiva in una offensiva ora!

14 gennaio 2012

Insurgent Notes ( www.insurgentnotes.com )

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