giovedì 12 gennaio 2012

Il lato cattivo

Segnaliamo la nascita di una nuova rivista: Il lato cattivo, esperienza che riteniamo importante perchè al di la delle differenze si colloca a pieno titolo su un piano di critica dell'economia politica.
Connessioni
per maggiori info: il.lato.cattivo@gmail.com
Il lato cattivo
http://illatocattivo.blogspot.com/

Il comunismo è e rimane l'unico superamento possibile della società capitalista; tuttavia la sua forma e il suo contenuto non sono invarianti, ma storici e discontinui. Un'epoca – quella del movimento operaio – si è conclusa, e non ritornerà. Il patrimonio teorico delle lotte passate non mancherà di palesare la propria obsolescenza. Si tratta dunque, per coloro che si pongono il problema della rivoluzione, di trarne fino in fondo tutte le conseguenze. Si tratta di comprendere il rapporto che oggi intercorre tra le lotte quotidiane del proletariato, la rivoluzione e il comunismo. Si tratta, nondimeno, di riconoscere finalmente tale comprensione come un'articolazione del tutto interna a questo stesso rapporto: senza lotta, nessuna teoria; senza teoria, nessuna rivoluzione.

Noi, come molti altri, abbiamo iniziato. Abbiamo qualche idea, forse non proprio peregrina. Designiamo il processo rivoluzionario a venire come la necessaria adozione, da parte del proletariato, di misure immediatamente comuniste – senza transizione, senza socialismo. La necessità di queste misure – la necessità del comunismo come mezzo stesso della rivoluzione – si dà come già prefigurata in un certo numero di lotte proletarie contemporanee. Di questo, e di molto altro, si vuole rendere conto in questo blog, che è organizzato in tre sezioni principali: 
  1. “Rivista”: vi si potranno scaricare i numeri de “Il Lato Cattivo” che usciranno via via, e/o leggerne gli articoli singolarmente presi;
  2. “Materiali ausiliari”: contiene testi che, per vari motivi, non hanno trovato spazio nella rivista, ma che possono integrare (o essere dialettizzati con) quest'ultima;
  3. “Rotture teoriche 1965-1980”: raccoglie le espressioni di rottura con le Sinistre Comuniste, che hanno gettato le basi dell'odierno dibattito sulla “comunizzazione dei rapporti fra individui”.

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